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Uno scrittore di successo accusato di plagio e intrappolato in un labirinto di passioni e inganni. Una ragazza morta e la sua bellissima gemella.
Eros, seduzione, rimpianti e un’acuta riflessione sull’identità. Fino a un epilogo inatteso e sconvolgente. Si conclude col secondo volume il raffinato, inquietante manga noir della giapponese Nakamura Asumiko, candidata agli Eisner Award.

Uno scrittore di successo, una morte improvvisa e un’accusa di plagio.
Quando la giovane Fujino Aki viene trovata morta e col volto sfigurato, sono soltanto due i contatti che la ragazza lascia sul suo telefonino: Mizorogi Shun, un affermato scrittore reduce dal suo ultimo successo letterario, il romanzo Utsubora, e Miki, una bellissima ragazza che dice di essere sua sorella gemella e le somiglia in maniera impressionante.

Mentre Mizorogi è sempre più sedotto e ossessionato dalla misteriosa Miki, le indagini della polizia sembrano non approdare a nulla e la scomparsa di una terza studentessa aggiunge nuovi interrogativi. Anche Tsuji, l’editor del famoso scrittore, vuole vederci chiaro. Chi ha scritto davvero Utsubora? Chi è Miki e quale trama sta tessendo? Flashback, incontri erotici, dialoghi sull’identità, sul tema del doppio e sull’arte dello scrivere si susseguono come in un puzzle che, un tassello alla volta, ipnotizza il lettore e lo conduce in questo secondo volume fino a un finale inatteso e sconvolgente.